mercoledì 2 gennaio 2008

questo è per buru

buru è un ragazzo veramente in gamba, solo che alle volte si dimentica di esserlo
ma quando gli torna in mente scrive cose come questa qui




"In ufficio ancora completamente ubriaco. Esperienza estrema.
La colpa è sempre del druids. Delle discussioni sulle donne e dei miei dubbi. Mi avete ucciso, bastardi.

Mi faccio sufficientemente schifo, riflettendo sui postumi di una notte difficoltosa. Ricordo bene che tornando a casa mi vantavo di essere sobrio o quasi, in virtù della mia guida misurata.
Ricordi confusi: "lascia perdere è una zoccola, te lo dico da amico". "Sono un ragazzo molto sensibile, piango una volta a settimana". "Il mio pene non da segni di vita da anni". "Secondo te sono un bel ragazzo? No, sei brutto Marco". "Se vuoi una storia seria, vai giù di masturbazione". "Chiavatela e stop". "Ti ha solo raccontato palle, sei un ingenuo". "Tra le mie natiche si annida l'inferno". "Ancora una vodka, gio". "Mi mandi i messaggi carini e poi ti vergogni di me, mi hai deluso". "Vasco è un grande poeta". "Vasco vale meno di Tiziano Ferro". "Vergogna, non dire cazzate". "Fumo e cenere". "Sì ma lei ha un profumo che da dipendenza". "Cazzo, leggi che messaggi che manda". "Un piacevole ricordo io? Ma baciami il culo zoccola!". "Mi sono innamorato ragazzi, è sbagliata, ma mi sono innamorato". "Tu ti innamori 3 volte a settimana". "L'amore è un'invenzione della coca cola". "Io nell'amore ci credo o almeno ci spero". "La dimensione ideale è tu e lei e basta". "Ma secondo te io sono un bel ragazzo?". "Hai un tuo perchè". "Io domani dormo". "Io anche". "In verità io lavoro, bastardo". "Guarda che foto". "Sì, è carina, ma non è sto fiore". "Oh, come ti permetti?". "Tanti auguri, Ilaria". "Lei era qua e ha fatto finta di non vedermi". "Non ha fatto finta di non vederti, era di spalle, o forse l'altra volta voleva il mio numero e le hanno dato il tuo". "Tu ti stai convincendo di essere un bel ragazzo, ma sbagli di grosso". "Io ero innamorato e lei mi diceva che non facevo sul serio". "Non ci rompere i coglioni". "La conquisterai al karaoke". "Sì, se canto con te, sono a posto". "Penso di sì". "Non fa male il rifiuto, io penso che sia lei che non si rende conto di quello che si perde". "Io non accetterei di essere il secondo, o peggio uno tra i tanti". "In verità sei gay". "Riprenditi, che sei completamente fottuto". "Ma lei suona la chitarra". "Gli afterhours, altro che vasco rossi". "Forse sei un congegno che si spegne da sè". "Forse non è proprio legale sai, ma sei bella vestita di lividi". "Che cazzo state dicendo?". "Facciamo venire mio cugino e lo ammazza di botte quel bastardo". "Io sono un pacifista". "Lui no". "Mi ha portato il crack". "Sembriamo due tossici, a leggere i nostri messaggi". "Vogliamo solo conquistare il mondo". "Non sto male in conseguenza ad azioni altrui; è la mia elevata concezione di me stesso che mi porta a stare male, quando non viene percepita dagli altri". "Bella frase, me la segno". "Mi offri una sigaretta?". "Ci vediamo domenica".

E' abbastanza pessimo. Sufficientemente orrendo. Come sbagliare il letto e ruzzolare al suolo durante un sonnambulismo semi-cosciente, del tutto privo di ricordi. I ricordi sono le escoriazioni riviste stamattina in vari punti del mio corpo. Da alcune testimonianze liquide pare che abbia pisciato nel bel mezzo della mia camera. Chissà cosa credevo di fare.

Tutto questo è molto punk ed altrettanto sfigato. Sono un punk. Sono uno sfigato. Sono un punk sfigato."

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