giovedì 31 gennaio 2008

lisboa






è un po' che sono tornato da lisbona
adesso posso scrivere con più distacco cosa penso di questa città
è stata la terza volta, la prima con Elisa, quindi ero, in un certo senso preparato
è che proprio sono in simbiosi con il suo modo di essere, quella sua malinconia
di tutto il viaggio non potrò dimenticare le corse assurde sui tram piccolissimi che si inerpicano per le viuzze sotto il castello di san giorgio
la pasteleria di belem e i suoi dolcetti
quel modo di ricordarmi la città a poco a poco
riscoprire i quartieri
i ricordi che tornano come un'onda di alta marea, che non te ne rendi conto subito perchè sale lentamente
è stata emozionante, è stato bello anche avere la possibilità di uscire con dei colleghi del posto, che ti fanno sentire della città

è stato bello scrivere su un terrazzo al tramonto con il fiume sotto che scorre lento, la calma e il vento nei capelli
è stato bello sentire il sentimento che cresce nei confronti di elisa e sentirlo crescere in uno dei posti che considero più miei

che poi se mi chiedessero che cos'è che mi piace di quella città mica lo saprei dire...tipo che ci sono mille posti più belli esteticamente, città più vive, più ospitali, panorami mozzafiato

di lisbona poi forse alla fine mi piace il carattere
che sembra assurdo detta così però è come se fossimo vecchi amici che ogni tanto si vanno a trovare
ultima propaggine del vecchio continente con l'oceano immenso davanti, come cantava guccini
e non finge mica di non esserlo, come quelle persone che si vergognano dei propri sentimenti o di apparire tristi o deboli, lei ne va fiera, si mostra orgogliosa
forte come sono forti quelli che sanno mostrarsi senza maschere
aggiungo qualche foto
tanto per endere l'idea

mac

mercoledì 2 gennaio 2008

il problema più grosso della fuga di cervelli dal nostro paese...

...è che i corpi rimangono qui

mac

questo è per buru

buru è un ragazzo veramente in gamba, solo che alle volte si dimentica di esserlo
ma quando gli torna in mente scrive cose come questa qui




"In ufficio ancora completamente ubriaco. Esperienza estrema.
La colpa è sempre del druids. Delle discussioni sulle donne e dei miei dubbi. Mi avete ucciso, bastardi.

Mi faccio sufficientemente schifo, riflettendo sui postumi di una notte difficoltosa. Ricordo bene che tornando a casa mi vantavo di essere sobrio o quasi, in virtù della mia guida misurata.
Ricordi confusi: "lascia perdere è una zoccola, te lo dico da amico". "Sono un ragazzo molto sensibile, piango una volta a settimana". "Il mio pene non da segni di vita da anni". "Secondo te sono un bel ragazzo? No, sei brutto Marco". "Se vuoi una storia seria, vai giù di masturbazione". "Chiavatela e stop". "Ti ha solo raccontato palle, sei un ingenuo". "Tra le mie natiche si annida l'inferno". "Ancora una vodka, gio". "Mi mandi i messaggi carini e poi ti vergogni di me, mi hai deluso". "Vasco è un grande poeta". "Vasco vale meno di Tiziano Ferro". "Vergogna, non dire cazzate". "Fumo e cenere". "Sì ma lei ha un profumo che da dipendenza". "Cazzo, leggi che messaggi che manda". "Un piacevole ricordo io? Ma baciami il culo zoccola!". "Mi sono innamorato ragazzi, è sbagliata, ma mi sono innamorato". "Tu ti innamori 3 volte a settimana". "L'amore è un'invenzione della coca cola". "Io nell'amore ci credo o almeno ci spero". "La dimensione ideale è tu e lei e basta". "Ma secondo te io sono un bel ragazzo?". "Hai un tuo perchè". "Io domani dormo". "Io anche". "In verità io lavoro, bastardo". "Guarda che foto". "Sì, è carina, ma non è sto fiore". "Oh, come ti permetti?". "Tanti auguri, Ilaria". "Lei era qua e ha fatto finta di non vedermi". "Non ha fatto finta di non vederti, era di spalle, o forse l'altra volta voleva il mio numero e le hanno dato il tuo". "Tu ti stai convincendo di essere un bel ragazzo, ma sbagli di grosso". "Io ero innamorato e lei mi diceva che non facevo sul serio". "Non ci rompere i coglioni". "La conquisterai al karaoke". "Sì, se canto con te, sono a posto". "Penso di sì". "Non fa male il rifiuto, io penso che sia lei che non si rende conto di quello che si perde". "Io non accetterei di essere il secondo, o peggio uno tra i tanti". "In verità sei gay". "Riprenditi, che sei completamente fottuto". "Ma lei suona la chitarra". "Gli afterhours, altro che vasco rossi". "Forse sei un congegno che si spegne da sè". "Forse non è proprio legale sai, ma sei bella vestita di lividi". "Che cazzo state dicendo?". "Facciamo venire mio cugino e lo ammazza di botte quel bastardo". "Io sono un pacifista". "Lui no". "Mi ha portato il crack". "Sembriamo due tossici, a leggere i nostri messaggi". "Vogliamo solo conquistare il mondo". "Non sto male in conseguenza ad azioni altrui; è la mia elevata concezione di me stesso che mi porta a stare male, quando non viene percepita dagli altri". "Bella frase, me la segno". "Mi offri una sigaretta?". "Ci vediamo domenica".

E' abbastanza pessimo. Sufficientemente orrendo. Come sbagliare il letto e ruzzolare al suolo durante un sonnambulismo semi-cosciente, del tutto privo di ricordi. I ricordi sono le escoriazioni riviste stamattina in vari punti del mio corpo. Da alcune testimonianze liquide pare che abbia pisciato nel bel mezzo della mia camera. Chissà cosa credevo di fare.

Tutto questo è molto punk ed altrettanto sfigato. Sono un punk. Sono uno sfigato. Sono un punk sfigato."

vda



consiglio una gita al forte di bard
in val d'aosta

arrivando da sud [pont st martin per intenderci] è subito all'inizio della valle, non si può non vedere

l'uscita è quella di verres
lo abbiamo visitato io e elisa nel primissimo pomeriggio del 1 gennaio
semideserto e bellissimo
il borgo pieno di presepi in ogni angolino [anche sott'acqua nelle fontane!]
l'ingresso al museo della montagna costa 8 euro me merita davvero la pena per chi ama le alpi, è interattivo, completo e da un sacco di spunti di riflessione


mac