è un po' che sono tornato da lisbona
adesso posso scrivere con più distacco cosa penso di questa città
è stata la terza volta, la prima con Elisa, quindi ero, in un certo senso preparato
è che proprio sono in simbiosi con il suo modo di essere, quella sua malinconia
di tutto il viaggio non potrò dimenticare le corse assurde sui tram piccolissimi che si inerpicano per le viuzze sotto il castello di san giorgio
la pasteleria di belem e i suoi dolcetti
quel modo di ricordarmi la città a poco a poco
riscoprire i quartieri
i ricordi che tornano come un'onda di alta marea, che non te ne rendi conto subito perchè sale lentamente
è stata emozionante, è stato bello anche avere la possibilità di uscire con dei colleghi del posto, che ti fanno sentire della città
è stato bello scrivere su un terrazzo al tramonto con il fiume sotto che scorre lento, la calma e il vento nei capelli
è stato bello sentire il sentimento che cresce nei confronti di elisa e sentirlo crescere in uno dei posti che considero più miei
che poi se mi chiedessero che cos'è che mi piace di quella città mica lo saprei dire...tipo che ci sono mille posti più belli esteticamente, città più vive, più ospitali, panorami mozzafiato
di lisbona poi forse alla fine mi piace il carattere
che sembra assurdo detta così però è come se fossimo vecchi amici che ogni tanto si vanno a trovare
ultima propaggine del vecchio continente con l'oceano immenso davanti, come cantava guccini
e non finge mica di non esserlo, come quelle persone che si vergognano dei propri sentimenti o di apparire tristi o deboli, lei ne va fiera, si mostra orgogliosa
forte come sono forti quelli che sanno mostrarsi senza maschere
aggiungo qualche foto
tanto per endere l'idea
mac

